Al Vicenza cominciano i corsi che insegnano a fare squadra

Il Giornale di Vicenza, 17 Novembre 2015

L’ “Operazione complicità”servirà ad unire ancor di più operatori e simpatizzanti della squadra biancorossa. La passione per il rugby, l’amore incondizionato per i colori biancorossi a strisce orizzontali, la voglia di crescere. Individualmente e come “famiglia”. La famiglia in questione è quella del Rugby Vicenza, che lunedì 26 ottobre si è riunita all’Auditorium del liceo Quadri per “Oltre il terzo tempo”, l’iniziativa a tutto tondo, o meglio, a “tutto ovale”, in cui decine di atleti, tecnici, dirigenti, volontari, genitori e semplici appassionati, hanno affrontato, insieme, molteplici argomenti. Nella prima parte della serata, Marco Meletti, responsabile della comunicazione dei Rangers, ha diretto un confronto tra vari protagonisti della storia quarantennale della società, mettendo sempre al centro l’umanità di una realtà che, soprattutto negli ultimi anni, è cresciuta esponenzialmente. Acquisendo sempre maggiore spessore e credibilità. In termini di risultati sportivi ma anche di giovani atleti iscritti, numero delle squadre, tecnici e dirigenti, volontari, strutture e tifosi. Tutti hanno impresso nel cuore il detto in dialetto di Angelo Gobbato «un quintae in diese i xe diese kili a testa», che rispecchia a pieno titolo la filosofia del Rugby Vicenza. E il concetto di famiglia ha giocato un ruolo fondamentale nella seconda parte della serata, in cui è intervenuto il dottor Enzo Di Vera, psicologo sportivo e consulente in formazione dalla pluriennale esperienza. L’incontro con Di Vera, denominato “Operazione complicità”, ha permesso di gettare le basi per una progettualità che accomunerà genitori e tecnici biancorossi, al fine di promuovere il senso del gruppo, l’importanza del gioco di squadra, il sentirsi parte di una comunità che condivide valori come tenacia e determinazione, ma soprattutto lo stesso obiettivo. In che modo? Per i genitori attraverso 4 incontri da 4 ore ciascuno in cui le mamme e i papà svolgeranno un lavoro di gruppo didattico-esperienziale finalizzato all’esplorazione, all’azione e alla riflessione. Alla fine del programma, verrà realizzato un documento di riferimento dei comportamenti, capace di orientare e guidare il genitore nei rapporti con i figli, nelle decisioni e nel confronto costante e responsabile all’interno dell’organizzazione sportiva. Per i tecnici, invece, attraverso 6 incontri da 4 ore ciascuno, in cui tutto lo staff svolgerà anch’esso un lavoro di gruppo ma finalizzato allo sviluppo delle competenze nella gestione delle relazioni con tutte le persone di riferimento: dai piccoli atleti, ai collaboratori, passando per le famiglie e le istituzioni. Affinché si possa instaurare una virtuosa sinergia tra le parti, adottando comportamenti adeguati alla realizzazione della mission biancorossa: consolidarsi sempre più nel panorama sportivo vicentino e in quello rugbistico nazionale. Il progetto partirà ad inizio 2016.

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