Giocare in casa dovrebbe essere un vantaggio … mentre per noi giocare in casa, almeno per il momento vuol dire giocare a Thiene… Nulla da recriminare alla disponibilità dei nostri cugini ovali di averci prestato la struttura, ma certamente è un’altra cosa il BPVI ARENA RUGBY RANGERS di Via F. Baracca, sia come fondo, sia per il sentimento di sentirsi davvero a casa, nel proprio campo, per difenderlo come un feudo…. e per chi ha giocato sa di cosa si parla…
Il Vicenza mette in campo una formazione più numerosa delle ultime giornate, spesso falcidiate da infortuni e dall’assenza di alcuni elementi, rapiti dalla categoria superiore, come Savio, Gallo, Amura, tutti elementi giovanissimi che in un campionato di serie C fanno la differenza, ma in sostituzione di questi ragazzi impegnati la domenica con la prima squadra, sono arrivati i ragazzini del 1995, di solito attivisti delle due U18, che armati di voglia di giocare, armati di più qualità tecniche, che dimensione, hanno certamente dato filo da torcere al più fisico ed esperto Paese. Specifico che nella loro formazione giocavano 7 giocatori nati dal 1979 al 1989… vuol dire sui 35 anni…., mentre tra noi a parte “nonno OLIVA” ’78 e Bepi Carta ’82, il resto son quasi tutti ragazzi nati nel ’94 e ’95, ma non importa.
Comunque, dopo il primo sguardo alle due formazioni, balza davvero all’occhio la differenza fisica, “bimbi contro gli orchi” con tanto di barba e baffi, ma il Vicenza inizia spavaldo e voglioso di muovere palla ed infatti, al 10′ del primo tempo, dopo una bella maul costruita da touche, non riusciamo per pochissimo a depositare la palla in meta, mantenuti sollevati dall’arcigna difesa trevigiana. La formazione viene gestita dagli “anziani” del gruppo, posti in ruoli chiave, come “Bepi” Carta, che ogni domenica sfoggia qualità straordinarie, occupando da vero Jolly, i ruoli più impensati: da pilone, ad apertura. Poi c’è l’altra pietra miliare Daniele Oliva che “coccola” e aiuta la giovane truppa, anch’esso sempre disponibile a vestire diverse maglie dei trequarti, ed in particolar modo domenica MAN OF THE MATCH.
Il Paese spreca anche per la pressione che il Vicenza mette in campo e al 29′ Valentino Meneghello, ritenta la stessa penetrazione da touche e viene nuovamente tenuto alto fino al commettere un avanti. I ragazzi gestiscono con attenzione le sfuriate del Paese e conducono l’incontro con convinzione, fino al 32′, quando finalmente dopo il terzo tentativo, Valentino Meneghello deposita in meta la palla del 5 a 0, che Milan trasforma. E’ proprio Milan che per fallo ripetuto, prende un cartellino giallo al 35′ e dopo un minuto, su di un drive della forte mischia trevigiana, subiamo la meta del loro pilone, subito trasformata dall’estremo. Si va a riposo sul 7 pari.
Le due squadre sembrano equilibrate, certamente abbiamo sciupato quelle due occasioni in area di meta, che a fine partita faranno la differenza. Inizia il secondo tempo con il Paese subito avanzante e fisicamente più reattivo, anche per un dolore alla spalla del nostro Toppan, che a denti stretti resiste in mischia fino al 47′ e poi viene sostituito. Ma nel frattempo al 44′, la mischia del Paese avanza e entra in area di meta depositando la palla per la seconda volta, trasformata successivamente sempre da Galliazzo.
Vengono sostituiti Nalesso e Iunini con Tonello e Ferronato.
Il Vicenza non ci sta e continua a riversarsi sul campo del Paese, sia con delle belle penetrazioni di Messina, sia con Peron che a 5 metri dalla linea di meta, non entra per un velo fischiato con Milan.
Le due squadre mantengono l’avanzamento quando hanno il possesso del pallone, fino al 67′, quando il Paese trova un canale tra i nostri trequarti e deposita la palla in meta. Galliazzo trasforma ancora.
La partita non viene ben giudicata nei punti d’incontro e, nella confusione Gallato, poco esperto nel controllare la veemenza del momento, commette un fallo che l’arbitro sancisce con un cartellino rosso.
Il Vicenza ha un uomo in meno e patisce anche l’uscita per infortunio del suo numero 9 Bertazzo, veloce e preciso, sostituito dal nostro Oliva, passato da estremo a mediano di mischia.
Il Paese capisce il momento di difficoltà del Vicenza e spinge e al 76′ deposita nuovamente la palla in meta con uno dei carretti di mischia che hanno certamente dato dei buoni risultati. Galliazzo si ripete 10 a 28.
Il Vicenza reagisce e all’83’, a tempo ormai scaduto, va in meta con Matteo Peron, come sempre indomabile combattente, Milan Trasforma portando il risultato finale sul 14 a 28.
Partita piacevole con veloci capovolgimenti di fronte, molta ingenuità e inesperienza del Vicenza, più freddezza e fisicità nel Paese, anche se in difesa il Vicenza ha dato prova di buona organizzazione e di aggressività nei fondamentali del placcaggio.
Un Vicenza non abituato a giocare insieme, dove i ’95 si sono davvero divertiti, in una categoria più fisica di rugby vero. Bravi ragazzi se non fosse stato per quelle due penetrazioni iniziali, finite in area di meta, ma mal concluse e magari con un paio di giocatori nel ruolo chiave come Amura e Savio, la partita si sarebbe conclusa con un punteggio diverso. E’ un anno di transizione, ma bravi ragazzi.
PAESE: Galliazzo, Fuser, Loremzetto, Lazzari, Lubes, Serrajotto, Russo, Grippo, Barbisan, Donaldi, Fallahi, Gambarotto, Pegoraro, Dalla valle, Zoggia. A DISPOSIZIONE: Regini, Marchi, Frasson, Nasato, Maiorano, Spera, Benvissuto
Vicenza: Oliva, Nalesso, Cocco (Sost. sin dall’inizio da Lagatolla), Ferrari, Iunini (sost. Tonello), Carta, Bertazzo (sost. Ferronato), Peron, Toppan (Sost. Gallato), Meneghello, Speggiorin, Stevanovic, Messina, Nichols, Amankwaah. A DISPOSIZIONE: Bedin. Allenatori: Zambonin, Mietto
Arbitro: Del Piccolo di Rovigo
I marcatori: Primo tempo – 32’ Meneghello tr. Milan 7-0, 35’ meta Pegoraro tr. Galliazzo 7-7, Secondo Tempo – 44’ Pegoraro tr. Galliazzo 7-14, 67′ Lubes tr. Galliazzo 7-21, 76′ Pegoraro tr. Galliazzo 7-28, Peron tr. Milan 14-28