I Rangers mandano Santinello in Brasile

Il Giornale di Vicenza, 18 dicembre 2014

I Rangers possono vantare un nazionale azzurro. No, il riferimento non è a una presunta convocazione di un biancorosso nella selezione guidata dal commissario tecnico Jacques Brunel, piano, bensì a qualcosa di tanto più curioso quanto suggestivo. Nicolò “Santi” Santinello, seconda-terza linea agli ordini di Coppo è stato infatti chiamato da Enrico Gottardo, tecnico della selezione italiana di beach rugby che da oggi a domenica disputerà in Brasile, a Rio de Janeiro, un torneo dimostrativo: il “Rio Beach Rugby Exhibition Event”. Questo appuntamento ha l´obiettivo di avvicinare il pubblico brasiliano alla disciplina ovale in vista dei prossimi Giochi Olimpici che andranno in scena proprio in terra carioca nell´agosto 2016, in cui il rugby a 7 farà il proprio ingresso nel programma delle manifestazioni. Santinello, quindi, sarà protagonista della prima storica convocazione congiunta fra Lega italiana beach rugby e Federazione italiana rugby, che ha visto la scelta di otto giocatori tesserati in società di Eccellenza e serie A. Magari per un rugbista la spiaggia di Copacabana non sarà allettante quanto Twickenham. Ma in Brasile ora è piena estate, tant´è. E in questo clima si susseguiranno molteplici eventi sportivi e di festa. Gli azzurri di beach, già campioni d´Europa, affronteranno sulla sabbia i padroni di casa, l´Argentina e una selezione dei migliori giocatori delle isole del Pacifico. Davanti a sé Santinello e compagni troveranno avversari fisicamente preparati con i quali contendersi il trofeo. Il beach rugby, perciò, è uno sport in cui a fare la differenza è la forza esplosiva e “Santi”, con i suoi 183 cm d´altezza per 94 kg di peso, ha tutte le carte in regola per andare a dire la sua. Le azioni, nell´ovale da spiaggia, sono caratterizzate da un alto tasso di spettacolarità: la bellezza dei passaggi sottomano, gli offloads, porta di frequente a marcare mete in volo. Alcune regole, poi, sono differenti da quelle del rugby classico: se la palla viene bloccata per 3 secondi il possesso cambia. Quindi il giocatore avanzante crea spettacolo. E a spiccare è la squadra che riesce a tenere vivo il gioco.

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