Non credo tu sia aggiornato sugli eventi internazionali di rugby di questi giorni, sempre trascurati dai media, pertanto il mio è un invito a metterti in TV per il 6 Nazioni, torneo internazionale “amichevole” di rugby, il più antico al mondo.
Sui media non se ne parla molto, anche perchè l’Italia non vince, ma a chi mi chiede come mai sempre queste brutte figure rispondo che è come giocare a tennis con i più forti del mondo. Lì nessuno si sorprende se Fognini perde sempre con Federer, Nadal ecc. è che ne incontra uno, noi tutti. Ovviamente non pretendo che ti guardi le partite, immagino troppi impegni e sempre tante regole da capire. Ma ti invito a vedere gli inni nazionali dell’inizio partita. Il canale di trasmissione è il 52, in chiaro, Dmax, santi subito.
Si parte venerdi sera, alle 20,45 per Francia Italia a Marsiglia. Sfida latina, coppa Garibaldi in palio, inno francese sempre bello, Italia è Italia. Cantano tutti, oriundi compresi. Obbligatorio.
Sabato pomeriggio alle 15 Irlanda Galles. I gallesi cantano sempre, sono gente orgogliosa che ancora nel loro paese parlano in gaelico, i verdi con il capo dello stato che saluta tutti i giocatori prima della partita, uno ad uno, rispondono con due inni, il primo del sud, siamo a Dublino, il secondo inno del rugby, che giocano insieme sud e nord, nazionale unica. Sempre emozione anche se non proprio tutti cantano, per troppo sangue recente alle spalle.
A seguire sempre sabato alle 17,30 Scozia Inghilterra. Questo non puoi perderlo, l’inno scozzese Fiori di Scozia è di guerra contro il nemico storico, era vietato fino a qualche anno fa, di solito un membro della famiglia reale in campo o almeno in tribuna, il primo suono della cornamusa evoca anni di Kilt in battaglia, quando tacciono le cornamuse e lo stadio canta a cappella è brivido puro. Ogni volta, ma contro l’Inghilterra…
A margine, detto tra noi, il torneo non è solo per la nazionale maggiore, nello stesso weekend giocano con le stesse nazioni anche le ragazze della femminile e i bocia dell’under 20. Tra questi stabilmente convocato tal Tommaso Coppo, figlio di Fabio. Nei grandi invece Tommy Allan è nato a Vicenza, il papà giocava con noi, e anche la mamma! Tanti veneti ovunque, anche il commentatore. Ultima raccomandazione, gli inni si ascoltano in piedi, con i famigliari accanto, in silenzio come i commentatori tv, TUTTI gli inni in piedi! Provateci.
A risentirci!
Leopoldo Carta