La Rangers Rugby Vicenza allarga i suoi orizzonti sociali

In un periodo nel quale la rassegnazione e l’esclusione sono un realtà sempre più diffusa e non solo percepita, in un periodo nel quale troppo spesso i “valori sociali” sono dichiarati solo verbalmente per personali opportunistiche strumentalizzazioni, in un periodo nel quale per i “media” lo sport è sempre più solo calcio, rari sono gli esempi in cui una società sportiva propone qualcosa che va oltre alla sua missione agonistica, qualcosa ad alta integrata responsabilità sociale.

Sono queste alcune delle ragioni per le quali non può passare inosservata l’ultima iniziativa della Rangers Rugby Vicenza: partecipare al bilancio partecipativo 2017 del Comune di Vicenza.

Obiettivo è quello di dotare la città, il quartiere Ferrovieri e il Parco Retrone di una innovativa area sportiva attrezzata ad uso pubblico, in grado di creare una zona di aggregazione attrattiva non solo a livello locale ma anche per i fruitori del parco e degli spazi contermini in piena sintonia con la nomina di Vicenza città Europea dello Sport e con l’ambizione che, verificata la funzionalità del progetto, aree simili potranno essere realizzate anche in altri spazi verdi pubblici comunali.

La realizzazione di una zona ludico-sportiva attrezzata all’aperto, di libero accesso, dotata di una vera e propria palestra, di una pista per la corsa veloce e di un campo da pallavolo in un’area attualmente incolta, abbandonata e soggetta a degrado è un altro aspetto importante del valore del progetto integrato dall’impegno della società che potrà occuparsi anche della manutenzione ordinaria e salvaguardia delle attrezzature in quanto limitrofa agli esistenti campi destinati al rugby. Tutto ciò per una comunità non rassegnata che potrà beneficiare di impianti e attrezzature che resteranno accessibili a tutti integrando quindi il Parco Retrone di un alto valore aggiunto sociale anche per i suoi evidenti obiettivi inclusivi.

Proprio la presenza della società sportiva e dell’area del Parco Retrone danno in dotazione al progetto una grossa potenzialità per diventare una vera palestra pubblica con ambizioni di essere un prototipo per interventi similari, come nel futuro Parco della Pace, o in una zona di parco Querini o magari anche in Campo Marzio da non confondere con i classici “percorsi vita” generalmente poco utilizzati e spesso decadenti, perché sono previste vere e proprie stazioni fitness a servizio di tanti cultori del benessere fisico, che comportano per la loro importanza un rispetto di fatto; inoltre la vicinanza con gli istituti scolastici della zona e con altre aggregazioni comunitarie potranno garantire una utenza diffusa e le attrezzature e gli spazi contermini potranno essere utilizzati liberamente non solo da semplici cittadini e frequentatori del parco ma anche da atleti delle società sportive presenti in zona al fine anche di diventare quindi un luogo di aggregazione importante per eventi che potranno essere ivi organizzati.

E’ una iniziativa nuova, una scommessa da vincere, un possibile vero buon esempio di civiltà cittadina diffusa ed inclusiva.

Diamo-ci una mano! Ne abbiamo bisogno tutti.

Lucio Zaltron

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