Il Corriere del Veneto – Vicenza, 9 Dicembre 2015
Dalla vetta del girone di Coppa Italia, le ragazze del rugby vicentino sognano di strappare il primo posto a fine stagione. E in città cresce la passione per il lato femminile di uno sport tutto fango e mischie. Si allenano il lunedì, il mercoledì e il venerdì nel campo di San Pio X, e dopo il secondo posto nella Coppa Italia raggiunto alle finali di giugno – seconde solo al Rivoli di Torino – ora puntano al primato. Il Rangers Rugby Vicenza Femminile è partito in quarta: sette vittorie su sette, e primato assoluto nel girone nord-est. La formula del campionato prevede formazioni e tempi ridotti, 7 giocatrici, e 7 o 12 minuti per ogni tempo, con più match concentrati in un’unica giornata.«Il 18 ottobre abbiamo battuto Villorba, Trento e Lagaria – racconta l’allenatore Giordano Zarantonello – Circa trentacinque mete fatte e solo una subita. Una strage». Lagaria battuto 55 a zero, Villorba 65 a 5, e 70 a zero contro il Trento. «A Trento il 15 novembre la storia è un po’ cambiata, ora sanno che siamo forti e gli avversari ci hanno messo l’anima – continua Zarantonello – Ma siamo comunque riusciti a vincerle tutte e quattro». Il Montebelluna 15 a 5, di nuovo il Lagaria 25 a zero, 20 a 5 le padrone di casa del Trento e 22 a 15 nella combattuta sfida col Verona. «Le ragazze hanno carattere, oltre che il fisico, e nei concentramenti a Vicenza arriva anche il pubblico di tifosi». Mentre si prepara il prossimo incontro di Montebelluna domenica l’allenatrice assistente Barbara Barban, grande esperienza da giocatrice prima e da allenatrice del minirugby del Petrarca Padova poi, non dorme sugli allori. «Allenavo l’under 18 maschile del Vicenza, ma le ragazze avevano bisogno, così ho accettato, anche se ero dubbiosa: non è detto che essendo donna sia più facile allenare le ragazze, anzi è molto più difficile» racconta. «Quest’anno abbiamo ragazze nuove, ora siamo più di una dozzina e possiamo fare i cambi – prosegue Barban – Ma l’obiettivo è passare a giocare a 15, perché ormai sono troppo brave per restare nella formazione a 7. La Coppa Italia va bene per cominciare, l’obiettivo è fare il salto per diventare “grandi”: per questo stiamo provando a fare una squadra unica fra Vicenza e Verona, le città venete meno blasonate dal punto di vista rugbystico».Il Civ, comitato regionale, organizza alcune domeniche di allenamento collettivo delle squadre a 7 venete, propedeutico a passare al gioco «vero», da formazione a 15. E intanto l’entusiasmo monta. «Ci sono ragazze fortissime, che dovrebbero fare esperienza per giocare a 15 – spiega Barbara Barban – Vanessa Primon è scesa l’anno scorso da Vipiteno a giocare a Vicenza, è alpino e allenatissima. Ma tutta la squadra è forte: a Verona lei non c’era e le ragazze hanno vinto anche senza di lei».