Rangers Rugby Vicenza vs Cus Verona.

Se da questo test match, Roberto Rampazzo e Matteo Piovene, si aspettavano utili indicazioni per il prosieguo della preparazione al prossimo campionato di serie A, sono stati accontentati. Più luci che ombre potrebbe essere il sunto della partita persa per 25 a 23 con il Cus Verona. Gli ospiti si sono presentati con la formazione migliore rispetto a quella che la settimana precedente aveva inflitto ben 11 mete subendone solo una con il Bassano Rugby di recente promosso in serie B. Solo una meta all’ultimo minuto di gioco con relativa trasformazione ha permesso alla formazione scaligera il definitivo sorpasso nei confronti dei biancorossi. Ma più che il risultato numerico, sabato assumeva particolare importanza l’assetto del Rangers Rugby Vicenza al cospetto di una formazione solida, arcigna in difesa come in attacco, come il Cus Verona, squadra da tempo collaudata protagonista della serie A girone 1. I nostri sono scesi in campo con la formazione “top” anche se, per diversi motivi, privi di pedine di primaria importanza come Stanfill, Herenu, e “Dodo” Tonello solo per fare alcuni nomi. Agli ordini del Sig. Gianni Serventi Gabelli da Grumolo delle Abbadesse, che ha diretto la partita con puntualità e autorevolezza, sono scese in campo le due compagini. Faceva da cornice uno splendido pomeriggio settembrino e un buon concorso di spettatori sulle gradinate del Gobbato, ansiosi di vedere all’opera il Rangers Rugby Vicenza “modello serie A”. Si è subito notato il giusto approccio all’evento, nessun timore reverenziale, nessuna sudditanza psicologica, ma una grande serenità derivante dalla sempre più consolidata consapevolezza dei propri mezzi e nella maggiore maturità del collettivo. Occhi puntati specialmente su Pavin, che dalla sua stanza dei bottoni, ha ispirato molte azioni sia alla mano che con i suoi proverbiali calci. Una partita dove i chiaro/scuri, come si diceva all’inizio, saranno oggetto delle attenzioni dello staff tecnico anche se tutto ciò autorizza a pensare, addetti ai lavori e tifoseria, in ulteriori proficue prove di qualità nei prossimi due impegni di preparazione, a cominciare da sabato prossimo quando al Gobbato sarà di scena un’altra  squadra di blasone come il Rubano di recente approdato in A girone 1. Sarà l’occasione buona per vedere all’opera anche di suo malgrado sabato ha dovuto rinunciare e nel contempo osservare se la macchina Ranger, dopo le dovute lubrificazioni, giri con maggiore “ensemble” ed amalgama. Numerosissimi i cambi effettuati dalla panchina berica nell’ultima mezz’ora, quando uno dopo l’altro sono entrati sul campo di gioco molti nostri under 23, che non hanno mancato di dare il loro solido contributo. Una menzione a parte va ad Andrea Barbato, colpito dalla scomparsa del padre il giorno precedente, che ha, da vero professionista, voluto esserci dando un grande esempio dal punto di vista agonistico ed umano.

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