Sotto l’albero di Natale dei Rangers c’è la permanenza in serie A. La salvezza è al sicuro, in cassaforte, conquistata al termine degli ottanta minuti del Monigo (16-21), il durissimo campo della prima in classifica Tarvisium. Una partita perfetta, bella e aperta fino all’ultimo minuto. Sulla carta la trasferta è proibitiva, la più difficile della prima fase a gironi, invece spunta fuori la partita dove vedi tanta qualità (e ce ne vorrà altrettanta nella seconda parte del torneo), due splendide azioni di meta, una mischia che non cede di un centimetro e una difesa che ancora una volta, sul filo degli ottanta, ferma i tentativi disperati dell’avversario. Sotto il sole del Monigo la domenica dei Rangers inizia dai piedi di Colin Herbert: sbaglia il primo tentativo dopo due minuti dall’avvio, il tempo di aggiustare la mira e al 5’ biancorossi avanti 0-3. La risposta dei trevigiani è immediata ma indolore, al 14’ Herbert si inventa un drop che strappa gli applausi del pubblico presente (3-6). Il Vicenza c’è e convince, eppure le maglie rosse non mollano e provano a cambiare l’inerzia della gara. Sembrano riuscirci al 18’, trovano la meta del momentaneo vantaggio ma l’addizionale va fuori dai pali (8-6). I Rangers non accusano il colpo, anzi, agli uomini di coach Rampazzo bastano meno di dieci minuti per far capire ai primi della classe che sarà una domenica da dimenticare. Al 26’ protagonista la mischia, ovale nascosto fino alla linea di meta e Torregiani firma il momentaneo 8-11. L’occasione per allungare arriva allo scadere del tempo, ma la piazzola dice no a Herbert. Il giovane sudafricano si fa perdonare in avvio di ripresa e al 4’ trasforma per il massimo vantaggio dall’inizio della gara (8-14). I padroni di casa concedono poco, i Rangers ci credono di più, questa la sintesi dei fattori in campo. La conferma arriva alla metà del secondo tempo: al 15’ Tarvisium trova i pali e rivede Vicenza (11-14), due minuti dopo Doglioli e compagni confezionano la seconda meta della partita. La firma è di Del Bubba, va dentro anche l’addizionale e il tabellino dice 11-21. Per le emozioni, o i brividi, dipende dai punti di vista, c’è ancora tempo. Ti ritrovi a pochi minuti dallo scadere con un cartellino giallo che vale l’uomo in meno, con i padroni di casa che trovano la meta del 16-21 (l’addizionale finisce sul palo, per fortuna dei Rangers) e con la difesa schierata nei cinque metri per respingere la rabbia della capolista ed evitare la meta della sconfitta-beffa. Al fischio finale spariscono i brividi, spazio alle emozioni: i Rangers sono salvi, un brindisi alla serie A e l’arrivederci al 2016. Si torna in campo il 17 gennaio, si gioca alla Bpvi Arena contro il Paese.