Zhermack Rugby Badia vs Rangers Rugby Vicenza 35 – 17 (p.t. 16 – 7)
Cala il sipario sul campionato di serie A girone 2 con l’ultima gara disputata in trasferta dai biancorossi in quel di Badia Polesine. Ora restano solo le appendici riservate ai play off per l’Eccellenza, diritto acquisito dalla prima della classifica e cioè il forte quanto sorprendente Valpolicella a cui vanno i complimenti per il prestigioso traguardo ottenuto, e quello dei play out per evitare la retrocessione in serie B che vedrà impegnato il Cus Padova, società alla quale va l’augurio per la permanenza nella serie A . Nell’ultimo impegno stagionale i biancorossi hanno dovuto affrontare i polesani del Badia sul loro terreno. Una chiusura con una sconfitta, proprio come avvenne al debutto in un assolata domenica di ottobre alle falde dell’Etna. La sconfitta in quel esordio assoluto in serie A, era figlia di una giustificabile emozione e da allora molte cose, com’è ben noto, sono cambiate. Un campionato che ha i visto i vicentini occupare costantemente le posizioni di testa e che ha permesso ai berici di raggiungere il terzo gradino del podio al primo tentativo in questa impegnativa serie A. Non solo. Per tutti i biancorossi la conservazione dell’imbattibilità interna, cosa che possono vantare solo due campi, quello del Rangers Rugby Vicenza e quello del Valpolicella, i primi della classe, assume un significato di assoluto e non solo simbolico valore. La partita con i Badia è arrivata quando i biancorossi hanno già blindato la loro posizione in classifica e devono giocare gli ultimi ottanta minuti con un avversario invischiato nella lotta per evitare i play out. La formazione vicentina, causa i molti infortuni e indisposizioni, risulta rimaneggiata e il duo Piovene Rampazzo obbligato a ricorrere al turn over impiegando i giovani della linea verde del vivaio berico e dando così modo a chi non era mai stato impiegato o impiegato parzialmente, di scendere in campo. La partita prende il via e Badia parte subito grintoso, deciso a fare la partita che può valere un intero campionato. I biancorossi rispondono controllando con disciplina e ordine gli attacchi dei padroni di casa. Con queste modalità si arriva al 16’ quando i berici conquistano una palla all’altezza dei propri 22 metri proveniente da uno dei molti up and under che la precisa apertura del Badia, Fratini, ha usato per cercare l’avanzamento dei suoi. Perfetta la ricezione di Marchiori il quale non esita un secondo a mettere in moto le sue veloci leve e palla alla mano compiere 35 metri “a tutta”. Prima dell’impatto con il difensore, scarica la palla all’altra freccia biancorossa, Gastado, il quale fintando lascia sul posto il proprio avversario e s’invola in mezzo ai pali per facilitare la successiva trasformazione di Savio, oggi titolare al posto dell’indisponibile Pavin. Badia replica immediatamente buttandosi all’attacco nell’intento di non lasciarsi sfuggire di mano la partita. Veementi gli attacchi ai quali i nostri rispondono con dei falli prontamente rilevati dall’arbitro. E così Fratini, prima al 20′ e poi al 24’ ha modo di ricucire lo svantaggio. A fasi alterne le squadre si propongono sul campo avversario, ma le buone difese dell’una e dell’altra parte vanificano i tentativi degli attaccanti. I vicentini risultano fallosi in copertura cedendo così l’iniziativa ai padroni di casa. Ora cercano il sorpasso mirando al bersaglio grosso. I calci di punizione non vengono più indirizzati verso i pali ma in touche. Al 37’ dopo una azione molto simile giocata infruttuosamente qualche minuto prima, ecco che si ripresenta l’occasione. Una touche vinta in attacco dai padroni di casa innesca una maul che, dopo aver vinto le organizzate difese dei vicentini, arriva in meta. La successiva trasformazione porta il risultato sul 13 a 7. I biancorossi si ripropongono in attacco ma la manovra non è delle più lucide e i meccanismi collaudati con profitto per gran parte della stagione, anche a causa del nuovo assetto tattico dovuto ai forzati rimpiazzi, non produce continuità. Perdiamo alcune palle che danno modo ai padroni di casa di guadagnare con rapidità il campo vicentino e così, prima di andare al riposo c’è anche lo spazio per il drop calciato da una trentina di metri dal preciso Fratini. Si va al cambio di campo sul 16 a 7. I tecnici in panchina operano subito dei cambi per dare maggiore potenza e penetrazione ai nostri attacchi. La ripresa del gioco è per i vicentini fulminante. Calci di avvio di Savio, problematica ricezione dei polesani, palla raccolta da Traverso il quale la gira prontamente a capitan Cenghialta al quale non resta che entrare in area di meta e depositare il pallone. Il tutto in undici secondi. Una partenza bruciante che molti della tifoseria biancorossa accorsa a Badia si augura sia il prodromo di una imminente riscossa. Seppur da posizione centrale e da distanza ravvicinata, la trasformazione non centra i pali. Notevole la pressione che subisce la giovane apertura biancorossa. Ma tant’è I padroni di casa rimettono la palla in gioco e Pelizzari la riceve contrattaccando con celerità palla alla mano. Una corsa di trenta metri e siamo di nuovo sul campo dei polesani. Due veloci punti d’incontro con la palla che esce velocemente per i trequarti i quali danno via ad un veloce e preciso fraseggio. La palla arriva a Furegon che si esibisce in uno scatto per portare ancora più avanti una palla e passarla a Stanfill che a sua volta serve Tonello al quale non resta che correre e realizzare la terza meta biancorossa. Sono passati 53 secondi da quando Badia ha messo la palla in gioco e tre minuti dall’inizio del secondo tempo quando i biancorossi assestano un uno-due che piegherebbe le gambe anche ai più attrezzati. Torniamo in vantaggio per 16 a 17 quando c’è praticamente tutto il secondo tempo da giocare. Ma per Badia questa è la giornata dove un solo risultato può dare il senso a tutta una stagione. E allora si riprende a macinare gioco con lancia in resta. I biancorossi giocano le loro carte rinunciando al gioco tattico al piede per compiere penetrazioni alla mano improvvise quanto celeri, incuneandosi in una difesa avversaria che viene regolarmente bucata. E proprio da una di queste sortite ricaviamo un calcio di punizione da posizione e distanza agevole che potrebbe ampliare il nostro per ora esigui vantaggio. Ma ancora una volta è l’eccessiva pressione a tradire Savio il quale calcia a lato. Dalla tribuna si avverte lo stato di difficoltà del 10 vicentino ed è la voce dell’esperto compagno di squadra Doglioli che invita Savio a stare tranquillo. E’ ancora il Vicenza che si spinge in avanti utilizzando a turno Fracca, Stanica e Furegon come “ball carrier”. Il guadagno territoriale lo si ottiene fino a ridosso della linea dei cinque metri, ma qualche ingenuità, qualche “avanti” di troppo e la coriacea difesa dei padroni di casa ci impediscono di portare a termine con successo quanto costruito in fase di avanzamento. Arriva invece la meta dei padroni di casa. Complice un non perfetto intervento difensivo di Stanica e Iotti, è il pilone dei polesani a portare la palla in meta e nonostante il palo impedisca la trasformazione, i padroni di casa passano di nuovo in vantaggio per 21 a 17. Al 18’ è Pelizzari che deve uscire per un colpo al collo lasciando il proprio posto all’esordiente in serie A Capasso che si posiziona al tallonaggio. Per lui ci saranno pochi minuti di gloria in quanto dovrà, a sua volta, essere sostituito per infortunio. Ci sono ancora 15 minuti da giocare e un calo di concentrazione soprattutto nella gestione della palla sembra prendere il sopravvento nelle fila biancorosse. I padroni di casa costringono gli ospiti ad una difesa affannosa sulla linea di meta, ma non si passa. Beneficiano di un calcio di punizione che mandano subito in touche per tentare di ripetere l’azione che nel primo tempo li premiò con la meta. Palla in gioco e avanzamento. Ma nel difendere, a Furegon viene attribuito dall’arbitro un fallo professionale e perciò allontanato per 10 minuti dal gioco con un giallo, indebolendo così ulteriormente il pack. Nonostante ciò ha buon gioco la mischia biancorossa nello sventare gli arrembanti avanti biancocelesti. Il gioco ristagna a lungo e a suon di mischie proprio davanti ai pali dei vicentini. Eroico l’atteggiamento dei berici che non mollano un centimetro malgrado l’assenza di un uomo di peso ed esperienza come Furegon, commovente l’atteggiamento “ostinato e contrario” che anima gli avanti biancorossi in questo frangente. Ma all’ennesimo tentativo e sempre da mischia Badia riesce nell’intento di andare in meta. Ci riesce con la mischia che vince una nostra introduzione e con un guizzo di Zanirato che della loro mischia è il mediano. Fratini trasforma e il risultato diventa 28 a 17. Restano solo otto minuti per tentare di raddrizzare un risultato che vede i biancorossi soccombere e che per i padroni di casa vuol dire ricerca assoluta della quarta meta. Ora il gioco si fa frammentato, affiora la stanchezza e alcuni errori ne sono la logica conseguenza. E allora ancora mischie e conseguente avanzamento dei biancocelesti che minacciosi si avvicinano ancora una volta i nostri ventidue metri. Rientra Furegon e la mischia torna a dire la sua, ma per un Furegon che rientra c’è un “sin bin” per Stanfill che così finisce anzitempo la sua partita. Il calcio di punizione darebbe di certo altri tre punti ai padroni di casa visto l’agevolissima posizione indicata dall’arbitro ma Badia fiuta il colpo grosso, quello del bonus e allora rinuncia ai pali per andare in touche. La maul generata dalla touche viene contrastata con coraggio dai vicentini che obbligano all’errore i biancocelesti che frettolosi di andare a punti commettono un “velo”. Pericolo sventato, ma negli sgoccioli di partita il copione non cambia. Badia che si protende in avanti e i biancorossi, praticamente in inferiorità numerica da quindici minuti, impegnato ad arginare le folate avversarie e tentare un rilancio offensivo. C’è tempo ancora per un attacco dei polesani. Si avvicinano pericolosamente alla linea di meta provando con un paio di “prendi e vai” di assestare la zampata definitiva. Respinti ma ancora con il possesso dell’ovale. I vicentini ancora una volta li hanno contrastati con successo ma di fronte all’ennesimo “pick and go” devono capitolare. Davey, la potente terza centro dei biancocelesti riesce a portare la palla oltre la linea di meta. Giubilo del Badia e dei loro supporters in gradinata. La partita finisce qui, con un 35 a 17 che corrisponde all’ottava sconfitta di questo campionato e che mette a nudo una certa fragilità dei vicentini lontano dalle mura amiche del Comunale. Ma finisce anche il campionato che, valutato nel suo assieme, può costituire per tutti gli addetti ai lavori e per la tifoseria, grande motivo di soddisfazione. Un terzo posto in classifica conquistato compiendo imprese emozionanti e spettacolari, suggello e coronamento di una stagione giocata da neopromossi in questa serie. Tutti, prima dell’inizio del campionato avrebbero sottoscritto un piazzamento da podio come quello raggiunto e per di più da “underdog”, da designati perdenti in quanto provenienti da un solo anno di B e quindi con un collettivo che strutturalmente, tranne alcuni innesti di indubbia qualità, provenivano dalla serie C. Per tutto l’ambiente biancorosso equivale ad una promozione perchè con questa straordinaria galoppata i berici hanno mostrato nei fatti e non a parole tutto il loro valore e il loro carattere. Promossi perché a pieno diritto si sono guadagnati sul campo i gradi che conferiscono rango e rispetto. Promossi perché da ultimi arrivati vestiranno gli scomodi panni della squadra da battere per il prossimo campionato, e di certo, sapendo con quanta umiltà e quanta dedizione essi affrontano gli impegni, possiamo affermare fin d’ora che dal prossimo 6 ottobre, data di inizio della nuovo campionato, non mancheranno di dare il meglio. Ciò che hanno fatto e ottenuto sul campo è autentico motivo di orgoglio per tutta la città di Vicenza, per tutto il movimento ovale berico e per tutti quelli che, operando con la mansione più defilata fino alla massima responsabilità tecnico dirigenziale, si sono impegnati perché ciò accadesse. A tutti i componenti del First XV Rangers Rugby Vicenza vada il più caloroso dei ringraziamenti.
Rangers Rugby Vicenza: Marchiori, Gastaldo (St 38′ Nicols), Herenù, Tonello, Bonuomo (St 32′ Oliva), Savio (St 10′ De Toni), Masi (St 1′ Iotti), Stanfill, Traverso (St 15′ Stevanovic), Pellizzari (St 18′ Capasso, 25′ Mazzini), Fracca, Stanica, Pogni (St 1′ Furegon), Cenghialta, Mazzini (St 1′ Dolcetto). All Matteo Piovene
Zhermack Rugby Badia: Zarattini, Aretusini, Flagiello, Candian, Giolo, Fratini, Zanirato, Fabio Michelotto, Munerato, Chimera (St 14′ Bonini, 42′ Boscolo), Diego Michelotto (St 10′ Colombo), Marchetto (St 7′ Davey), Bezuidenhout (St 10′ Biasioli), Guglielmo, Tellarini (St 33′ Bezuidenhout). All Dario Dardani
Marcatori: 16′ m Gastaldo – tf Savio (0-7); 20′ cp Fratini (3-7); 24′ cp Fratini (6-7); m Diego Michelotto – tf Fratini (13-7); 42′ drop Fratini (16-7). St 1′ m Cenghialta (16-12); 3′ m Tonello (16-17); m Biasioli (21-17); 31′ m Zanirato – tf Fratini (28-17); 49′ m Davey – tf Fratini (35-17)
Arbitro: Sig. Claudio Castagnoli di Livorno
Giudici di linea: Enrico Zucchi di Livorno e Marco Masetti di Arezzo
Cartellini gialli: Pt 9′ Flagiello, 23′ Marchiori. St 25′ Furegon, 39′ Stanfill.