Continua la difficile impresa di tornare in possesso della storica struttura sportiva di via San Antonino.
Nonostante i buoni propositi iniziali che prevedevano in tempi rapidissimi la bonifica bellica dell’area di pertinenza al Rugby Vicenza, anche se realisticamente da fine ottobre 2013, data prevista per il rientro, eravamo consapevoli che i tempi sarebbero slittati almeno a fine anno, ci troviamo ora a fine Febbraio con il cantiere in alto mare. E proprio di mare o almeno di lago si può parlare viste le condizioni pietose del campo di allenamento.
In realtà i numerosi ordigni bellici reperiti nell’intera area e la scoperta della bomba ad alta potenzialità hanno fatto perdere un po’ di vista quello che era dato per scontato, e cioè il ripristino di una delle poche attività ancora attive all’interno dell’area ex aeroporto civile Dal Molin, i campi da rugby, non direttamente coinvolti dagli ultimi ritrovamenti.
Obiettivo a breve termine è far passare il collaudo delle forze armate almeno della zona del campo grande e del campo di allenamento, zona dove è già stata conclusa la bonifica bellica,in modo da limitare le uscite delle squadre giovanili anche per gli incontri casalinghi in quel di Thiene, usufruire di un campo da allenamento con le porte per poter esercitare i “calciatori”, visto che l’utilissimo impianto messoci a disposizione di via Zanecchin ha il piccolo difetto di non essere dotato dei pali, le acca caratteristiche del nostro sport, e di poter programmare qualche concentramento del minirugby in casa, cosa richiesta da tutte le famiglie coinvolte nella fascia più giovane della nostra attività. Il rientro nella nostra location storica consentirebbe poi il riavvio della funzione che più ci manca, il luogo di aggregazione e di commistione tra le varie realtà costituito dal club house, locale di ritrovo serale e punto di riferimento indiscusso del sabato pomeriggio al campo. Per non parlare poi di tutta l’attività legata alla scuola rugby, gli allenamenti in campo, il torneo delle elementari, grandi e piccoli, poi le medie ed infine primi anni e poi i più grandi delle superiori. Scuole interessate? Tutta la provincia! Studenti coinvolti ? almeno un migliaio! E la festa di fine anno, i centri estivi, l’attività di fine campionato? Impossibile non rientrare in fretta in via San Antonino.
Dopo buchi con trivella, sondaggio con cercametalli, disseppellimento di ordigni, trasporto in siti adatti alla distruzione delle bombe, indagini profonde per identificazioni varie, sopralluogo beni archeologici, manca il tassello del collaudo, ostacolato dal fatto che le trivellazioni eseguite data la natura del terreno e la presenza di acqua di falda a livelli molto alti tendono a riempire in tempi rapidissimi il foro. Se non si trovano altre soluzioni serviranno o nuovi fori in presenza dei collaudatori militari o predisposizione con camicia di sondaggi campione, quel che serve insomma più una bella dose di buona volontà.
A proposito di buona volontà, inutile illudersi che la situazione dei nostri impianti lasciata a Luglio sia la stessa di quella che ritroveremo al rientro. Passare per via San Antonino fa male al cuore, i pali delle porte sono stati divelti, i gazebo e le panchine sono a terra e sotto le intemperie; l’inverno è sempre stato severo con le tribune e gli spogliatoi, figuratevi ora che non entra nessuno, con pioggia e umidità a far da padrone. Ci siamo risparmiati il freddo e lo scoppio delle tubature, ma il deperimento degli impianti è impressionante, e la struttura più provata è proprio il club, che ricordo ai nuovi amici essere un prefabbricato assegnato al Friuli per la ricostruzione post terremoto, e successivamente comprato dalla nostra società e montato sul luogo attuale. Tanta storia anche in questo edificio.
Obiettivo a breve termine è far passare il collaudo delle forze armate almeno della zona del campo grande e del campo di allenamento, zona dove è già stata conclusa la bonifica bellica,in modo da limitare le uscite delle squadre giovanili anche per gli incontri casalinghi in quel di Thiene, usufruire di un campo da allenamento con le porte per poter esercitare i “calciatori”, visto che l’utilissimo impianto messoci a disposizione di via Zanecchin ha il piccolo difetto di non essere dotato dei pali, le acca caratteristiche del nostro sport, e di poter programmare qualche concentramento del minirugby in casa, cosa richiesta da tutte le famiglie coinvolte nella fascia più giovane della nostra attività. Il rientro nella nostra location storica consentirebbe poi il riavvio della funzione che più ci manca, il luogo di aggregazione e di commistione tra le varie realtà costituito dal club house, locale di ritrovo serale e punto di riferimento indiscusso del sabato pomeriggio al campo.
Ed il torneo degli Old il “Four Cats Cup”? Quest’anno verrà giocato a Caldogno e non a Vicenza!
Per non parlare poi di tutta l’attività legata alla scuola rugby, gli allenamenti in campo, il torneo delle elementari, grandi e piccoli, poi le medie ed infine primi anni e poi i più grandi delle superiori. Scuole interessate? Tutta la provincia! Studenti coinvolti ? almeno un migliaio! E la festa di fine anno, i centri estivi, l’attività di fine campionato? Impossibile non rientrare in fretta in via San Antonino.
E le buche sul campo da allenamento, i fori della trivella, le erbe infestanti, il ripristino del tappeto erboso? Come fare per ripristinare tutto? Solo la forza del numero degli associati, la capacità di sacrificio e la tenacia del rugby consentono di avere speranza, per una missione che ad oggi sembra impossibile! Siete tutti fin d’ora convocati per questa partita difficilissima.