Thomsen, asso nella manica Il Cus Torino fa tripletta

La Stampa, 2 Dicembre 2013

Croce, ma soprattutto delizia. Così Martin Thomsen ha regalato il terzo successo consecutivo al Cus Ad Maiora Rugby 1951 nella combattutissima sfida casalinga contro i Rangers Rugby Vicenza. Il 9-0 finale, infatti, passa tutto dal suo piede destro: cancellati i tre errori consecutivi tra primo tempo ed inizio ripresa, il numero dieci sudafricano ha aggiustato la mira e fatto gioire il pubblico accorso all’Albonico. «Ogni calcio ha una storia a sé, il segreto è non farsi ossessionare da ciò che è accaduto fino a quel momento, ma concentrarti su quello che stai per tirare – ha spiegato Thomsen -. Il terreno di gioco era un po’ soffice, ma sono riuscito a prendere le misure in tempo». L’equilibrio delle forze in campo è stato testimoniato dagli zero punti messi a referto sino all’intervallo, con le due squadre impegnate più a studiarsi che ad affondare il colpo. Il cartellino giallo combinato al 14’ dall’arbitro scozzese Dan Shaw al seconda linea Malvagna rischia di complicare i piani dei padroni di casa, ma i veneti non ne approfittano. In casa Rangers, infatti, si fa sentire pesantemente l’assenza dell’apertura Jannie Strumpher, vero catalizzatore di gioco in questo primo scorcio di campionato, che costringe il tecnico Serventi Gabelli a diverse soluzioni di ripiego sui calci, nessuna di queste però risulta mai efficace. Come ormai d’abitudine, invece, il XV cussino cresce alla distanza ed intensifica la pressione nella seconda frazione di gioco. Al 7’, tutto l’Albonico si lascia andare ad un sospiro di sollievo quando Thomsen centra i pali per il 3-0. Scaricata la tensione, arrivano altri due piazzati a bersaglio al 13’ e al 16’. Nei minuti conclusivi, i torinesi non rischiano più nulla e raccolgono così la prima vittoria stagionale senza concedere punti agli avversari, confermandosi in solitaria al terzo posto del Girone B di Serie A con 23 punti. «Non abbiamo giocato un rugby bellissimo, ma ci siamo difesi alla grande – il messaggio di coach Regan Sue ai suoi ragazzi – Se rimaniamo umili, i nostri sforzi verranno ripagati».

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