Una bella serata tra Sponsor e “passione”

Mi permetto di scrivere due righe su di una serata di Rugby diversa dal solito, condivisa per la prima volta con i nostri SPONSOR, anima economica dell’attività rugbystica e alcuni “anziani”, che ieri sera, nella presentazione del “Progetto Rugby Vicenza”, erano più spettatori che attori, ruolo per molti inconsueto.

Sia ben chiaro, nessuna lamentela sulla gestione della serata, anzi, direi che è scorsa via con grande serenità e sinergia tra Imprenditori, che hanno avuto l’opportunità di conoscersi e di condividere la nostra club house, per l’occasione ottimo ristorante, ben gestito dallo straordinario Gaetano sotto il controllo attento della nostra Silvia, iper professionista dei fornelli.

Solo due righe di riflessione, esposte da chi da questa società ha imparato che è un piacere svolgere l’attività di allenatore, ma contemporaneamente di imbianchino, falegname, finanziatore, ricercatore di sponsor, di segna campi, di muratore o di “trait d’union” tra la nostra Società e alcune strutture mediche della città. Questo è quello che abbiamo imparato, nella perfetta filosofia dell’artigiano, che non bada al suo compenso, al suo orario, alla sua fatica, ma solamente alla necessità e all’obbiettivo da raggiungere. Nella mia riflessione, consideravo che ieri sera eravamo circondati da questi imprenditori, che magari anche loro, al principio dell’attività, avranno dato tutto questo impegno non remunerato, che gli ha portati ad esser oggi Professionisti, Aziende o Industrie leader nel loro campo. Ecco, ieri sera ho visto questo nostro confine, che da piccola impresa artigiana del Rugby, stiamo diventando Industria, con organizzazione dirigente, con il Merchandising, il Brand, termini fino a qualche tempo fa assolutamente sconosciuti.Ricordo, non con nostalgia, ma con riconoscenza che l’embrione di tutto questo lo dobbiamo a persone come Augusto Fantelli, che ha iniziato con grande lungimiranza questo percorso. Non so nemmeno quanti anni siano passati, da quando la sua ospitale tavernetta, era divenuta per l’occasione luogo oscuro per i “motti carbonari”, da cui prendeva inizio questo progetto, condiviso inizialmente volutamente da pochi intimi, che hanno creduto in questa mission, divenuta oggi realtà. Grazie ancora a persone come Poldo Carta, Silvio Marchetto e molti ancora, che hanno messo il Rugby Vicenza davanti al loro lavoro o alla loro famiglia, considerando, magari, che la loro famiglia era proprio la nostra Società. Non siamo arrivati fin qui per caso quindi, e ciò che oggi sembra così ovvio e scontato, fa parte di un percorso costruito tra fatica, passione e amore per questo sport e per questa nostra Società, tutti valori per noi insostituibili.

Il rugby è una malattia e questo virus è contagioso. Da “malati” quali siamo, auguriamo che anche i nostri SPONSOR contraggano questo virus, perché se dobbiamo prima o poi dipartire, questa sia la nostra meravigliosa fine.

Grazie ancora per tutto quello è stato fatto e che sarà necessario fare

Max Tonello

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