Il recupero di mercoledì a Treviso contro la Tarvisium sarà, per il Rangers Vicenza, una partita che potrà consacrare l’under 16 nella storia del rugby giovanile vicentino. Infatti, con la vittoria piena, si potrà arrivare secondi a pari punti con il Petrarca e, in virtù della migliore differenza mete negli scontri diretti, i Rangers potranno qualificarsi come secondi per la fase finale nazionale della categoria. Per la verità ci fu un’altra under 15 nella stagione 2006-2007, allenata dal coach della prima squadra Cipriani, che partecipò al girone elite, ma alla fine arrivò settima. Fase nazionale, dicevamo, che vede nel programma federale la composizione di un girone a quattro con le prime due qualificate del girone elite nord-ovest, Viadana e Cus Torino, e le prime due del nostro girone, Benetton e, appunto, incrociamo le dita, i Rangers del Vicenza. La prima di questo girone a quattro dovrà disputare in campo neutro la finale per il titolo nazionale con la corrispondente vincitrice tra il girone centro ed il girone sud dove, già qualificate ci sono le romane Capitolina e Rugby Primavera, e nel girone centro, se la giocheranno Livorno, Firenze e Parma. Ma questo, oggi, ci riguarda poco. Un girone terribile, il nostro, dicevamo, dove la Benetton potrebbe esser la favorita per il blasone, le qualità tecniche e fisiche dimostrate durante tutto il campionato che ha chiuso imbattuta, anche grazie all’importante campagna acquisti fatta a settembre. Il Viadana che, sappiamo bene, è tra le società più importanti d’Italia e il Cus Torino, matricola come noi, nelle fasi finali. Ma si sa, nel rugby le partite prima si devono giocare e, essendoci la formula di andata e ritorno, un po’ di speranza ce l’ha anche il Vicenza. Speranza maturata dopo la gara di ritorno proprio contro la Benetton dove i Rangers sono stati si sconfitti, ma, la partita è stata in bilico fino al fischio finale. Sarà importante quindi, avere una panchina lunga, perché si dovranno giocare tutti incontri difficili sotto il profilo fisico e psicofisico. Dopo una stagione costellata di infortuni, ora è il momento di dimostrare l’unione e la compattezza dei ragazzi di Meneghello.
Sappiamo che i nostri ragazzi escono bene alla distanza e che nella fase finale della stagione sanno dare il meglio. Ma qui si sta giocando tra le migliori 8 in Italia, mica bruscolini, e, un’esperienza del genere, potrebbe far crescere i ragazzi ma, soprattutto, la Società. Impegni che potranno dare un futuro pieno di gratificazioni.
Allora, forza ragazzi, facciamo la storia!