La nostra serie di incontri con i responsabili della diverse categorie attive all’interno del grande mondo ovale vicentino ci porta oggi a confrontarci con Alessandro Belluomini, Dirigente dell’Under 18.
1) Alessandro, un grande inizio di stagione per la tua categoria, vittorie schiaccianti e una consapevolezza: quella che il nostro movimento sta crescendo davvero tanto. Quale il tuo bilancio fino ad oggi?
R) Senza girarci troppo intorno ti dico subito che il bilancio è più che positivo e questa non è solo la mia opinione, mi confronto quotidianamente sia con gli altri dirigenti ma soprattutto con gli allenatori ed è anche dai loro pareri che mi sento di esprimere tranquillamente questo giudizio. Il movimento cresce a vista d’occhio e secondo me aver raggiunto il traguardo della serie A con la prima squadra, porterà ancora di più le persone, sia come pubblico sia come atleti, ad avvicinarsi a questo fantastico sport. Bilancio per me largamente positivo che servirà da stimolo a tutti noi per fare ancora di più e meglio.
2) Sappiamo bene quanto la categoria che dirigi abbia un’importanza anche strategica per la società, dall’Under 18 possono uscire i futuri componenti della prima squadra. Vuoi darci qualche informazione in più sui ragazzi più interessanti?
R) Questa è una domanda a cui dovrebbero rispondere direttamente i tecnici preposti, ma da accompagnatore non mi perdo un allenamento ne una una partita da anni, salvo per malattia, e ho capito che la U18 è veramente il corso di specializzazione per entrare in prima squadra. Quando si esce da questa categoria o si va su o si rimane a fare sport da amatore. Andare su non significa essere pronto ad essere titolare ma si comincia a far parte di una cerchia ristretta di qualità. Già quest’anno 3 U18 sono passati in prima squadra e sono quasi sempre scesi in campo, parlo di Dal Martello, Antonello e Meneguzzo, guidati dal capitano Nicolò Cossalter che sta offrendo un ottimo contributo non solo dal punto di vista sportivo ma soprattutto di consolidamento del gruppo. Altri atleti promettenti posso indicarli in Cielo, Crisci, Filipozzi, Piantella, Pomi, Toffanin tanto per fare i nomi dei primi che mi vengono in mente ma ce ne sono altri sicuramente che sono all’altezza di questi ma bisogna pensare che gli atleti che si allenano regolarmente in questa squadra sono 42…
3) Dai dati diciamo agonistici e sportivi a quelli sociali: ci parli un pò dei numeri che caratterizzano l’Under 18? Quanti sono i ragazzi impegnati e che sviluppo hanno avuto rispetto al passato?
R) Si allenano regolarmente 42 ragazzi per 22 posti disponibili la domenica, e questi sono grandi numeri , che sicuramente mettono in imbarazzo gli allenatori che fanno la squadra volta per volta, ma che creano una concorrenza molto leale fra i giocatori. Questa concorrenza non fa altro che aumentare la qualità di tutti perchè nessuno ha il posto assicurato e quindi l’impegno è sempre totale. Certamente che per fare questo ci vuole un staff di allenatori di un certo spessore e qui dobbiamo ringraziare il mitico Bepi Meneghello, coadiuvato da i due insostituibili collaboratori: il fratello Cleto e Giovanni Semini. Io ho sempre seguito i nati nel 1998 che sono al primo anno in U18 e devo dire che qui hanno trovato una dimensione completamente diversa nella struttura degli allenamenti e la crescita è veramente notevole, insomma quest’anno ed in questa categoria si può dire che siamo al Rugby che conta.
4) Come ho già chiesto ad altri tuoi colleghi di diverse categorie: quali sono i sogni di Alessandro Belluomini per la sua categoria e più in generale per la Società?
R) I sogni sono sogni, il campionato è difficilissimo e la formula per la promozione alla categoria superiore, cioè l’Elite, è veramente complessa, ma sognare non costa niente e l’obbiettivo è raggiungere il sogno. Credo che la Società punti molto su questo obiettivo ed il responsabile tecnico della società nonchè allenatore della prima squadra, Fabio Coppo, è quasi sempre presente sia agli allenamenti che alle nostre partite e non lesina certo i suoi consigli ai ragazzi, partecipando anche direttamente a qualche partita di allenamento.
5) Ultima domanda: che prospettive ci sono quest’anno per l’Under 18?
R) Un conto sono i sogni un conto è la realtà . Ci sono squadre fortissime nel nostro girone ed anche se le battessimo tutte sempre, si accederebbe comunque alla fase successiva con scontri diretti ad eliminazione. Questa formula come già detto, complicata e lunga, non lascia spazio a pronostici attendibili, diciamo che abbiamo tutto per ottenere il massimo, poi un pò di fortuna come sempre farà la differenza. Tutti speriamo di raggiungere l’Elite…
Mel