Rugby Casale vs Rangers Rugby Vicenza 14 – 6 (p.t. 7 – 6)
Sotto una pioggia battente, ma su di un campo tutto sommato accettabile, la nostra under 20 ha perso la sua prima partita di campionato, contro la caparbia e fisica formazione del Casale sul Sile, mai frenetica e ben ordinata nel ripartire sia con la mischia, sia con un buon gioco alla mano.
L’incontro è stato certamente condizionato dal maltempo che passava da pioggia battente a sprazzi di nuvolo, ma con un vento a folate, elemento di preoccupazione in touche da parte delle due squadre, che invece hanno reciprocamente ben gestito, evitando mischie che avrebbero certamente avuto effetti di disordine, su di un campo molto pesante non per il fango, ma per le grandi pozzanghere sparse ovunque. Il Vicenza comincia bene, mantenendo sotto pressione per i primi 21 minuti gli avversari, che per la loro fisicità e veemenza sui punti d’incontro, commettono una serie di “tenuti a terra”, concedendo al 4′ e al 7′ minuto, la realizzazione al piede di due calci di punizione di Camerra, portando il risultato sul 6 a 0. Qui inizia la mancanza di capacità di gestione della partita, non sempre, infatti, si può vincere attaccando per 70 minuti, con mischie, touche gioco alla mano… esistono i calci piazzati e bisogna sfruttarli, come per d’abitudine fanno ormai tutte le grandi squadre, che portano a casa risultati importanti, magari solamente con un buon piazzatore. Sapendo di averlo questo 10 dal buon piede, non aver sfruttato nel primo tempo, altri due calci davanti ai pali per leggerezza di valutazione, questa è incapacità di gestione. Nell’intento di far crescere dei giocatori, preferiamo che in campo, impostata la strategia in spogliatoio, scelgano autonomamente il da farsi e, una decisione presa con consapevolezza, se pur poi si possa definire sbagliata, è una decisione presa che deve portare ad un’assunzione di responsabilità: questo a noi va bene, si discuterà poi se la scelta era o meno corretta. Fare una ripartenza, senza aver comunicato e aver letto se difesa e propri compagni erano giustamente schierati o meno, davanti ai pali sul limite dei 22, non è prendere una decisione sbagliata, è fare una cosa a caso e questo non va bene. Far giocare un avversario sotto di 12 punti a zero o di 6, non è certo la stessa cosa, ma è andata così e al 22′ del primo tempo la partita gira con una buona penetrazione del Casale che dopo 4 o 5 pick and drive molto fisici, riesce a depositare la pala oltre la linea di meta. Facile la trasformazione. Il Vicenza non si disunisce e difende la buona organizzazione di gioco del Casale, che sia di mischia che con i loro trequarti, galvanizzato dal vantaggio ottenuto, inizia spingere fino alla fine del primo tempo, ma senza cambiarne il punteggio. La scelta originale del far giocare i ragazzi del ’94 con l’under 23, per il momento per noi non è certo pagante, il Casale, infatti, schierava tutti gli 8 possibili elementi, oltre modo di buona qualità, sia per velocità che agonismo. Tra vento e pioggia, il secondo tempo inizia senza sostituzioni, la prima avviene per motivi tecnici, si sostituisce al 5′ del 2° tempo Cossalter (n° 6), per temporanea, tolto per far spazio a Filippozzi che sostituisce Toppan, tallonatore a cui viene mostrato un cartellino giallo, per stamping (per altro inesistente), ma così ha visto l’arbitro, che per altro ha condotto correttamente l’intero incontro, anche per il buon lavoro delle due formazioni. La partita scorre con azioni da ambo le squadre, più precisi e cinici i trevigiani, più spreconi e meno lucidi i vicentini, dove un’incapacità di comunicazione, sia tra mediani, sia tra le terze, non da quella certezza sul gioco in avanzamento. Iniziano le sostituzioni, anche se non è il calo fisico, che lamentiamo, ma piuttosto una mancanza di gestione della palla nei punti d’incontro, dove non sembra ben chiara la strategia da eseguire, ma come detto è forse legata all’incapacità di lettura dello schieramento difensivo. Il risultato rimane tale fino a 3 minuti dalla fine, quando un calcio in profondità rimbalza in una pozzanghera di circa 6 x 4 presente a 5 metri dalla nostra linea di meta e Antonello in un tentato recupero non riesce a trattenere l‘ovale che la loro ala con un successivo calcetto a seguire, lo porta in meta, schiacciandola in tuffo. Riuscita la trasformazione, anche da difficile posizione. La squadra fisicamente ed energicamente ha dato veramente tutto fino alla fine, il Casale infatti, nel secondo tempo ha in parte pagato il nostro migliore stato di forma, ma ciò non è poi servito a cambiare il risultato. Bravo Ferrrari “man of the match”, sia per la sua voglia e attitudine ad avanzare in ogni occasione e sia per il grande sforzo difensivo; buone le touche, che nonostante un vento laterale, sono state piuttosto precise ed efficaci; bene anche Dal Martello, sempre molto presente sia in fase di attacco, sia in fase difensiva, mentre c’è da metter mano in maniera importante nel rapporto comunicazione e lettura dei mediani, altrimenti ne vengono meno tutte le fasi di innesco di gioco. Forse è un errore anche il nostro, nel considerare maturi e autosufficienti i nostri giocatori, che non agiscono durante la partita su comando dei loro allenatori, come “burattini”, ma la mancanza di un LEADER si percepisce…
Lavorare, lavorare, lavorare, lavorare….
Rangers Rugby Vicenza: Antonello, Tonello (sost. da Trapani al 20′ del secondo tempo), Andriollo, Ferrari, Biasolo; Camerra, Maronato; Dal Martello, Mietto (sost. da Crisci al 26′ del secondo tempo), Cossalter (sost. da Faggionato L. al 25′ del secondo tempo); Peron, Speggiorin (sost. da Zazzaron al 25′ del secondo tempo); Messina (sost. da Amankwaah al 28′ del secondo tempo), Toppan, Trentin (sost. da Antoniazzi al 28′ del secondo tempo).
A disposizione: Filipozzi
Allenatore: Massimo Tonello
Marcatori: p.t. 4′ c.p. Camerra (RRV) 0 – 3; 7′ c.p. Camerra (RRV) 0 – 6; 22′ meta trasformata (Rugby Casale) 7 – 6 s.t. 67′ meta trasformata (Rugby Casale) 14 – 6
Arbitro: Sig. Vianello Marco