Rangers Rugby Vicenza vs Rugby Paese 6 – 10 (p.t. 3 – 0)
Venerdì sera il campo di S. Antonino aveva un fondo maledettamente duro e si sperava in qualche goccia che lo ammorbidisse…. qualche goccia vuol dire “poca acqua”, mentre Giove pluvio, ha tradotto “molta acqua” e il ricordo delle terme di Abano era costante in ogni ruck…..Freddo e pioggia hanno accompagnato tutto l’incontro, invalidando certamente il gioco delle due formazioni, vogliose entrambi di dimostrare il loro valore nell’ultima partita di questo campionato. Paese “fisicato” e con qualche nome di prestigio come Properzi, figlio del mitico Franchino, già talentuoso e dimensionato come il padre, o del loro 10, presente negli elenchi Fir delle giovanili. Inizia la partita con un sostanziale equilibrio, anche se come detto, il protagonista è il fango, che riduce la qualità delle touche e dei punti d’incontro, cancellando pian piano il distinguo delle due divise. Al 17′ Antoniazzi, dopo una bella prestazione deve lasciare il campo per un infortunio alla caviglia, in sostituzione entra Mietto. La partita risulta complicata dal fondo sempre più stuccoso e scivoloso, che rende la palla mal gestibile da ambo le formazioni, che comunque tentano di utilizzarla con i loro trequarti. Si aggiungono pioggia e vento, che riducono sempre più la qualità dello
spettacolo, per un pubblico vivace, ma umido e infreddolito nascosto dagli ombrelli. Le mischie, che dopo 20 minuti di partita non son più riconoscibili, imperterrite continuano il loro lavoro e solo dei calci di liberazione, sembrano la soluzione per fare qualche metro in più, anche se poi il problema si sposta sulla presa al volo del ricevitore. La partita corre via, ma le continue interruzioni dovute ad “avanti” causati dal fango, spezzettano il ritmo di gioco. L’unica certezza è la capacità di placcaggio di ambo le formazioni, che entrambe non permettono mai all’avversario di muover palla dopo il secondo passaggio, sempre terminato con sonori placcaggi. Così si arriva a risultato immutato fino al 34′, quando Camerra mette dentro da più di 35 metri un calcio di punizione. Vicenza 3 – Paese 0. Il Paese spinge e in un paio di occasioni arriva veramente vicino all’area di meta, ma un’arcigna difesa del Vicenza, non ferma e lo riporta oltre ai 22 metri con dei calci di liberazione. E’ proprio in un calcio di liberazione di Ferrari, che il Vicenza ribalta la situazione e al 39′, cioè oltre 4 minuti al regolare svolgimento del primo tempo, ha la possibilità di mettere un altro calcio di punizione, oltre i 40 metri. Il pomeriggio del venerdì aveva ben soddisfatto il piede di Camerra, autore di alcuni calci piazzati ben oltre questa la misura con cui confrontarsi, ma la tensione della partita e soprattutto la pioggia ed il vento contro, fanno spegnere il tentativo di trasformazione, risultato troppo corto. Finalmente termina il primo tempo. Ricompattiamo i ranghi tra il freddo e il fango accumulato e rientra la formazione originale. Il Paese inizia subito forte e dopo qualche errata raccolta al volo riparte da mischia, al 4′ del 2° tempo, il loro numero otto che apre alla mano ai trequarti che portano la loro ala in meta. Qualche dubbio sull’ultimo passaggio c’era, ed infatti, rivedendolo poi sul filmato, il passaggio del trequarti all’ala era chiaramente in avanti, ma accettiamo la visone dell’arbitro. L’arbitro ha sempre ragione. Paese non trasforma: Vicenza 3 – Paese 5. Il Vicenza spinge e costruisce, ma la difesa del Paese e le condizioni sempre peggiori del campo, condizionano ogni tentativo di costruzione di gioco. All’8′ esce Trentin ed entra Messina, che però regge solo 15 minuti per una botta al ginocchio e viene risostituito da Trentin, praticamente un cambio inutile e perso…. Al 14′ viene dato un cartellino giallo a Maronato per proteste, dal filmato assolutamente giustificate, visto il placcaggio in ritardo e senza palla che subisce, ma non importa … l’arbitro ha … quasi sempre ragione….Il Vicenza non sembra sentire la mancanza del 15° uomo e con Camerra a mediano, la squadra spinge e al 16′ la palla viene aperta a Ferrari che fissando il proprio avversario, manda in meta Antonello, ma interviene l’arbitro che fischia un avanti….. Capiamo che seduti tranquillamente (mica tanto) a tavola, con la moviola sul personal computer sia più semplice verificare un avanti, possiamo anche capire che freddo e gelo condizionano la vista…. ma purtroppo dobbiamo dire che l’avanti non c’era proprio…. Cominciamo a far fatica a dichiarare che l’arbitro ha sempre ragione…. ma pazienza. Il Vicenza non si disunisce, insiste e non si scolla dall’interno dei 15 metri avversari, fino al 18′, quando Camerra con un calcio di punizione porta il risultato sul 6 a 5. Al 16′ Peron perde nel fango, ambedue le lenti a contatto, esce e viene sostituito da Candiago. il Vicenza continua le sue sfuriate, ma viene ben arginato dai placcaggi del Paese, che dimostra grande tenacia e preparazione fisica. Al 24′ Camerra prova a ripetersi al piede, da una posizione non impossibile, ma il tentativo fallisce. Il Paese spinge e si fa pericoloso con delle belle incursioni dei loro trequarti, ma non riesce a mettere a segno quell’ultimo passaggio, o quell’ultima definitiva incursione. Al 30′ escono Speggiorin e Filippozzi, sostituiti da Zazzaron e da Giazzon al suo rientro in under 20. La fatica è davvero tanta e le due squadre sono davvero stanche, siamo al 33′ e il Paese spinge dentro ai nostri 10 metri e dopo una serie di tentativi di maul, respinti al mittente, il mediano apre stretto sulla veloce entrata del loro primo centro, che va in meta, successivamente non trasformata: Vicenza 6 – Paese 10. Il Vicenza non molla per nulla, anzi sono proprio questi 5 minuti finali, in cui si vede tutta la grande voglia di portare a casa la partita, prima con Biasolo all’ala, che dopo aver seminato il panico tra la difesa avversari, ormai involato in meta, decide di fare un ultimo avventato passaggio a 6 metri dalla meta, sbagliando completamente la trasmissione e ad un minuto dalla fine, dopo una serie di maul che ci hanno fatto danzare a un metro dalla linea di meta, anzi, vorremmo far vedere all’arbitro la penultima maul, che, entrata in meta abbondantemente, è stata considerata “corta!!! Vengono sostituiti Tonello e Biasolo con Trapani e Maculan. Bravo comunque il Paese a resistere fino alla fine con una grande linea difensiva fatta di pressione e grandi placcaggi. Campionato finito, qualche rammarico per i fischi dell’arbitro andati molto a nostro svantaggio, ma nel bilancio finale bella prova di carattere di ambo le formazioni. Finiamo al 4° posto in parità con il Petrarca e adesso ci prepariamo per la fase primaverile, dove andremo a riprenderci qualche nostro ragazzo del 1994, prestato alla under 23, ferma nel loro campionato. MAN OF THE MATCH Riccardo Crisci, autore di una bella prestazione asfissiante per il loro 10, sempre veloce e penetrante in attacco e aggressivo in difesa.
Rangers Rugby Vicenza: 15 Camerra G., 14 Biasolo A. (65’ Trapani F.), 13 Antonello A., 12 Andriollo T., 11 Tonello P. (65′ Maculan M.), 10 Ferrari L., 9 Maronato G., 8 Antoniazzi A. (17′ Mietto B.), 7 Crisci R., 6 Cossalter N., 5 (16′ Candiago L.), 4 Speggiorin F. (65’ Zazzaron F.), 3 Amankwaah F., 2 Filippozzi M. (65′ Giazzon S.), 1 Trentin A. (43′ Messina R.)
A diposizione:
Allenatori: Massimo Tonello
Assistenti: Maurizio Mietto
Rugby Pese: Visentin, Regini, Pestrin, Dal Zilio, Benvissuto, Giubellin, Borgiato, Aleggio, Zanatta, Gnitti, Properzi, Tonon, Severin, Visentini, Ceron, Bacchin, Pozzobon, Bruzzolo, Chisalle,. Allenatore Zanatta Lorenzo.
Marcatori: Primo tempo: 34′ c. p . Camerra (3-0); Secondo tempo: 4′ meta del Paese non trasf. (3-5); 18′ c.p. Camerra (6-5); 34′ meta Paese non trasf. (6-10)
Arbitro: Bucci Paolo
CARTELLINI: Secondo Tempo 14’ Maronato (giallo)